Questa Miniera – Il film di Valeria Allievi su Vimeo

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Una lettera aperta per la stazione di Cogne

Pubblichiamo la lettera aperta al sindaco di Cogne scritta dal signor Mario Badino, già comparsa sul blog dell’autoreche continene anche il testo delle osservazioni presentate da Badino – e ripresa dal sito AostaSera.it.

Ricordiamo che c’è tempo soltanto fino a giovedì 23 per presentare altre osservazioni al comune.

>>> Le nostre osservazioni.

Lettera aperta sulla stazione del “trenino di Cogne”

Gentile signor Sindaco,

scrivo questa lettera aperta come accompagnamento alle mie osservazioni sulla progettata collocazione della nuova caserma dei carabinieri di Cogne nei locali della stazione ferroviaria, che ho provveduto a inviarle con raccomandata.
Tali osservazioni, mi hanno detto, potranno forse contribuire a far cambiare idea all’amministrazione, e diventeranno necessarie nel caso qualcuno voglia sobbarcarsi le spese di un ricorso amministrativo contro la decisione in oggetto.

Io che frequento Cogne da quando ero bambino non voglio pensare che questa sia la via da perseguire per dialogare con l’amministrazione pubblica e spero che il punto di vista di chi vuole tutelare un bene comune unico per valore storico e culturale – la ferrovia del Drinc nella sua interezza e il suo ruolo specifico all’interno del più complesso sistema minerario valdostano – sarà preso nella dovuta considerazione.

Negli ultimi anni i cittadini di Cogne, quelli della Valle d’Aosta e anche – attraverso il censimento dei Luoghi del Cuore del FAI – delle altre regioni d’Italia hanno espresso il proprio affetto per un’opera ingegneristica che fa parte della storia della Valle. Posta l’effettiva utilità di una caserma dei carabinieri, per quale ragione si è voluta scegliere proprio questa collocazione?

Ci sono scelte dalle quali non si può fare ritorno.

Indipendentemente dall’uso che della stazione e della ferrovia si potrebbe fare in futuro, conviene oggi mantenerne l’integrità, in considerazione del loro significato per la memoria del luogo e dei suoi abitanti.

Esistono altri edifici, nel territorio comunale, nei quali si potrebbe realizzare la caserma, e, anche a voler utilizzare il patrimonio immobiliare costituito dal villaggio dei minatori, è possibile individuare strutture meno peculiari per forma e funzione, senza precludere per il futuro la possibilità di un recupero complessivo, a fini turistici, museali e culturali della ferrovia del Drinc e dell’intera filiera valdostana dell’acciaio.

Spero dunque che il Comune sappia ascoltare la voce di quei cittadini che non vogliono lo snaturamento della stazione di partenza della linea Cogne-Acque Fredde: è così che concepisco la buona politica, quella che forse è ancora possibile, almeno a livello locale. In fondo, non si tratta né di votare il completamento dei lavori del “trenino di Cogne”, né di rinunciare alla caserma, ma più semplicemente di scegliere un altro edificio per ospitare i carabinieri, preservando per le prossime generazioni un bene comune insostituibile.

Cordiali saluti,
Mario Badino

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Le nostre osservazioni al progetto di trasformazione della stazione di Cogne in caserma dei carabinieri

Oggi, 20 aprile, sono state inviate al Sindaco di Cogne e all’assessore regionale alle Opere Pubbliche le osservazioni del Comitato Cuore di Ferro sul progetto di trasformazione della stazione di Cogne in caserma dei carabinieri. Ribadiamo che si tratta di una scelta di carattere irreversibile, facilmente evitabile trovando un’altra ubicazione per l’auspicata caserma locale dei carabinieri.

Ricordiamo a tutte le persone che hanno a cuore la ferrovia del Drinc nella sua interezza che c’è tempo fino a questo giovedì, 23 aprile, per presentare le proprie osservazioni.

Grazie dell’aiuto.


Al signor Sindaco Geom. Franco Allera del Comune di Cogne
SEDE
11012 Cogne

All’Assessore Opere Pubbliche
del Suolo ed Edilizia Residenziale Pubblica Geom. Mauro Baccega
SEDE
Via Promis, 2/A 11100 Aosta

OGGETTO: Osservazioni

In riferimento alla proposta di atto di intesa in oggetto allegata alla deliberazione della Giunta regionale n° 189 del 13 febbraio 2015 che si appella all’ART. 29L.R. 6 aprile 1998, ci preme far notare che il progetto preliminare, che prevede la conversione della stazione di Cogne della ferrovia del Drinc in uffici preposti all’accoglienza di una caserma per il carabinieri, non è l’unica soluzione possibile.

Esistono infatti  altre ubicazioni nell’immenso patrimonio immobiliare costituito dal Villaggio di Buttiliere, già oggetto d’esame delle passate amministrazioni comunali.
Questa non è tuttavia l’unica doverosa osservazione.

Andando a sacrificare la stazione del trenino, infatti,  si porrebbe in essere una condizione di irreversibilità, su un Bene pubblico, che è al primo posto assoluto in Valle d’Aosta nei censimenti dei Luoghi del Cuore FAI – perché via di emergenza per Cogne, è monumento resistenziale e di ingegneria mineraria, è collegamento con la valle centrale ed è l’unica ferrovia d’alta quota della Valle d’Aosta ( ciò che la rende Bene Prezioso oltre che pubblico),  in contraddizione con tutti gli impegni assunti dalle Amministrazioni Regionale e comunale, sullo sviluppo sostenibile.

NEL RICORDARE CHE:

“Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che si impegna a soddisfare le esigenze della contemporaneità senza compromettere alle generazioni future la possibilità di fare altrettanto,” (rapporto Burtland –  1987)

VISTA

la mozione  del 29 gennaio 2014   approvata all’unanimità del ConsiglioRegionale, sulla valorizzazione del Patrimonio Minerario di Cogne nella sua interezza,

ci sembra avventata – e forse perfino pretestuosa –  la scelta logistica della stazione di Cogne quale sede della caserma dei carabinieri di Cogne, una questione di interesse non regionale, che come già affermato, può essere facilmente risolta con altra ubicazione.

Il Comitato Cuore di Ferro della Valle d’Aosta.

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Prima che sia troppo tardi

Ci sono scelte che non consentono ripensamenti.

Come Comitato Cuore di Ferro abbiamo tante volte proposto la valorizzazione della filiera dell’acciaio in Valle d’Aosta nel suo insieme, dalla miniera di Colonna agli altoforni del capoluogo regionale, passando per la ferrovia del Drinc, un vero e proprio pezzo di storia della nostra regione.

Come Comitato abbiamo anche sostenuto che – anche a non voler prendere in considerazione la riattivazione della linea Cogne-Acque Fredde, indipendentemente dai motivi – sarebbe comunque opportuno evitare gesti senza ritorno, come lo smantellamento dei binari o l’assegnazione alle varie infrastrutture di destinazioni d’uso diverse, per evitare di cancellare un patrimonio storico e culturale senza uguali.

Registriamo con tristezza la pubblicazione sull’albo pretorio della convenzione con la Regione per la riconversione della stazione di Cogne della ferrovia del Drinc in caserma dei Carabinieri. Registriamo e ci chiediamo se non esistano altri immobili a Cogne utilizzabili per la caserma. Registriamo e invitiamo ancora una volta all’azione tutte le persone per cui il “trenino di Cogne” significa qualcosa.

Comunicato:

Il Comitato Cuore di Ferro della Valle d’Aosta, vista la pubblicazione sull’albo pretorio della convenzione con la regione per la riconversione della stazione di Cogne della ferrovia del Drinc  in caserma dei Carabinieri (che rimarrà esposta dal 24 marzo al 23 aprile 2015), chiede urgentemente a chi ne ha competenza di intervenire con le dovute osservazioni entro il 23 aprile, affinché si possa avviare un’istanza di ricorso.

Ciò in considerazione del fatto che la suddetta caserma potrebbe tranquillamente venire ubicata in altro edificio (es: l’ex latteria  provvista di parcheggio e comodo accesso diretto sulla strada in posizione ancora migliore della stazione), senza compromettere irrimediabilmente la possibilità di ultimazione e ripristino del Bene.

La Ferrovia del Drinc è al primo posto assoluto in Valle d’Aosta, nel censimento dei luoghi del Cuore FAI 2012, e di ogni tempo.

È la prima ferrovia storica d’Italia sempre nei censimenti FAI.

È stata l’opera di ingegneria mineraria più importante del mondo fino al secondo dopoguerra.

È VIA DI EMERGENZA per la comunità di Cogne.

È monumento resistenziale.

È l’unica ferrovia d’alta quota della Valle d’Aosta.

È collegamento con la Valle centrale.

Il Comitato Cuore di Ferro

caserma carabinieri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Clicca sull’immagine per ingrandirla.

 

 

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Buona 8a Giornata delle Ferrovie Dimenticate!

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Oggi – 8 marzo – è l’8a Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate.

I nostri auguri alla Ferrovia del Drinc e a tutte le ferrovie dimenticate, vere e proprie occasioni culturali, luoghi ricchi di storia e fascino, da riscoprire e frequentare.

Il sito della Giornata (con gli eventi in tutta Italia).

Leggi la scheda della Ferrovia del Drinc sul sito del FAI.

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Recuperare la miniera di Cogne e la filiera dell’acciaio in Valle d’Aosta – Lo studio di fattibilità

relazione_tecnica

Pubblichiamo, in formato pdf, lo studio di fattibilità realizzato da un gruppo di professionisti a titolo volontario e gratuito.

Questo studio è a disposizione della comunità e degli esperti come linea guida per la valorizzazione del bacino minerario di Cogne nella sua interezza e della filiera valdostana dell’acciaio.

La copertina.

Lo studio.

 

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La miniera di Cogne in Valle d’Aosta e il suo Cuore di Ferro [da archeologiaindustriale.net]

Segnaliamo l’articolo «La miniera di Cogne in Valle d’Aosta e il suo Cuore di Ferro, comparso sul sito archologiaindustriale.net.

Potete leggerlo QUI.

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La volontà popolare

Pubblichiamo una lettera di Barbara Tutino, inviata alla Stampa come precisazione in seguito a un articolo del giornalista Cristian Pellissier.

Dall’articolo si ricava l’impressione che la popolazione di Cogne sia oggi compatta nel sostenere l’idea proposta dal consiglio comunale di un collegamento funiviario con Pila, che segnerebbe il definitivo abbandono del progetto di recupero della ferrovia del Drinc.

A noi sembra piuttosto che la popolazione di Cogne abbia indicato più volte di guardare al “trenino” come al collegamento più logico e significativo.

Gentile sig. Pellissier,

ho letto il suo ultimo articolo online per la Stampa della Valle d’Aosta, dove riporta gli esiti dell’ultimo consiglio comunale di Cogne, svoltosi il 27 giugno 2014.

A questo proposito, Vorrei pregarla di non estendere sempre la volontà espressa dai nostri Amministratori Comunali all’intera popolazione.

Le ricordo che, nel caso specifico, la popolazione di Cogne si è espressa nel 2012 per la salvaguardia della ferrovia del Drinc, con 630 firme su 900 votanti circa, per la salvaguardia della Ferrovia del Drinc che, sempre nel 2012, è stata il primo luogo del cuore della Valle d’Aosta con 9300 firme, oltre a quelle dei Cogneins , classificandosi al 23° posto assoluto su quasi diecimila luoghi candidati.

Nella stessa occasione è risultata essere anche la prima Ferrovia Storica e il secondo sito di archeologia industriale d’Italia!

La volontà popolare differisce spesso dai desiderata dell’amministrazione comunale e chi riporta le notizie forse non dovrebbe ignorarlo.

Cordialmente,

Barbara Tutino

>>> L’articolo di Cristian Pellissier.

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